La Banca d’Italia ha di recente stilato il Piano Strategico 2023-2025, con cui delinea la visione, gli obiettivi da perseguire e i piani di azione da realizzare per il prossimo triennio.
Fra gli obiettivi strategici figurano la stabilità e la sicurezza del sistema finanziario, da realizzare in particolare attraverso il contrasto all’illegalità nel settore. Sul punto, l’Autorità si è espressa sottolineando che il rischio di criminalità nel settore economico e finanziario resta elevato.
Importante è quindi considerare che in Europa sono in corso i lavori per revisionare il quadro normativo e istituzionale in materia di antiriciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo, con l’obiettivo di aumentare il grado di armonizzazione delle regole, creare una nuova Autorità europea per l’antiriciclaggio e il contrasto al finanziamento del terrorismo, al fine di accentrare, anche se parzialmente, le funzioni di vigilanza e dar vita ad un sistema di controlli antiriciclaggio integrati a livello UE, in stretta sintonia con le autorità nazionali.
In tale scenario emerge la centralità che la nuova Unità di Supervisione e Normativa Antiriciclaggio (SNA), costituita nel giugno del 2022, è destinata a ricoprire, riunendo in essa le diverse funzioni, normative e di controllo sul sistema finanziario a fini di antiriciclaggio, attribuite alla Banca d’Italia. Rilevante è anche il potenziamento della struttura organizzativa dell’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF), realizzata soprattutto allo scopo di sostenerne la crescita del proprio ruolo sul piano nazionale ed internazionale, fronteggiando altresì l’aumentato impegno sul fronte istituzionale.
Il documento individua le linee d’azione da intraprendere per realizzare l’obiettivo del contrasto all’illegalità nel settore finanziario:
- Partecipazione attiva ai negoziati europei in corso, nell’ambito del processo guidato dal Ministero dell’Economia e delle finanze;
- Irrobustimento delle metodologie di analisi per la valutazione del rischio di riciclaggio e di finanziamento al terrorismo, in coerenza con le linee guida dell’Autorità bancaria europea ed elaborazione, per tutti gli intermediari, di una guida per la supervisione in materia di antiriciclaggio;
- Completamento del percorso volto a dotare l’Unità di Supervisione e normativa antiriciclaggio da poco costituita di un assetto organizzativo adeguato alle sfide che deve affrontare.
Ma, per assicurare la stabilità e la sicurezza del settore finanziario, la Banca d’Italia individua anche lo sviluppo controllato del settore Fintech.
Il documento sottolinea che lo sviluppo delle tecnologie in ambito finanziario, e in particolare delle infrastrutture distribuite, fanno sì che l’offerta e la commercializzazione di servizi di pagamento e finanziari non richiedano più necessariamente la presenza di un intermediario o di un’autorità fiduciaria centrale. Di qui, l’esigenza, avvertita dall’Autorità, di adottare nuove forme di controllo e un quadro di regole e standard adeguato.
La Banca d’Italia precisa che l’obiettivo perseguito non è quello di limitare la diffusione delle tecnologie collegate al Fintech, ma, al contrario, è quello di dare impulso alla digitalizzazione del mercato finanziario nazionale, anche attraverso il Comitato Pagamenti Italia, per promuovere un mercato dei pagamenti innovativo, efficiente e sicuro, che produca benefici per l’intera economia e per i singoli attori che vi operano, potenziando il dialogo con l’esterno e rafforzando le sinergie tra le diverse funzioni della Banca.
A questo scopo, vengono individuate precise linee d’azione:
- Accrescere la capacità di monitoraggio del mercato dei pagamenti tradizionali e innovativi attraverso lo sviluppo di un sistema informativo integrato e di indicatori di efficienza e sicurezza del comparto e prevedendo nuove modalità di diffusione delle analisi;
- Approfondire le modalità per l’applicazione del nuovo framework di sorveglianza PISA (Payment instruments, schemes and arrangements) agli ecosistemi che utilizzano le tecnologie decentralizzate nei pagamenti e nella finanza; contribuire attivamente alla definizione dell’assetto attuativo derivante dal regolamento MICA (Markets in Crypto-Assets); collaborare con l’Accademia, le istituzioni e il mercato per l’elaborazione di principi di riferimento per lo sviluppo degli smart contracts nell’ambito di soluzioni di finanza decentralizzata; dare ulteriore impulso alla sorveglianza sulle piattaforme di open banking, in un’ottica di monitoraggio e promozione della performance sistemica;
- Favorire lo sviluppo del FinTech sulla piazza finanziaria nazionale, rafforzando l’azione di stimolo e supporto agli operatori del comparto finanziario e delle nuove tecnologie, la partecipazione attiva a iniziative nazionali e internazionali, il sostegno all’innovazione del mercato attraverso gli innovation facilitator promossi dalla Banca (Canale FinTech, Milano Hub, Sandbox regolamentare).